Durante l’incontro avvenuto nei giorni scorsi presso Confindustria Varese, i rappresentanti di KTM e le parti sindacali hanno annunciato che MV Agusta non sarà più considerata un asset strategico. Di conseguenza, è in corso una trattativa per riportare la produzione internamente all’azienda. Tuttavia, a causa della procedura di concordato in atto, serviranno circa 90 giorni per concretizzare il piano, con un orizzonte temporale fissato alla fine di marzo.
L’operazione comporterà costi rilevanti, seppur attenuati dal concordato, che saranno distribuiti nel tempo. Nonostante la solidità del patrimonio aziendale, MV Agusta dovrà affrontare la sfida dell’autosufficienza economica. KTM ha identificato il 2025 come un anno cruciale: nei primi mesi verranno commercializzate le moto invendute attualmente stoccate in Austria, ma successivamente l’azienda si baserà esclusivamente sulla produzione e vendita diretta, senza accumulare nuove scorte di magazzino.
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Pur tra le difficoltà, l’azienda intravede possibilità di crescita. Gli obiettivi di sviluppo previsti entro il 2027 dovranno essere anticipati al 2025 per garantire la sostenibilità. Attualmente, la tredicesima mensilità non è in discussione e, in caso di necessità finanziarie, eventuali riduzioni partirebbero dai dirigenti, seguendo un criterio gerarchico.
Per il 2025, MV Agusta ha programmato una produzione di circa 3.000 moto, con l’avvio della linea produttiva previsto per metà marzo. Nel frattempo, sarà prioritario vendere le 2.000 moto attualmente in giacenza. Parallelamente, l’azienda punta su formazione e sviluppo interno, superando i problemi passati legati alla dipendenza da finanziamenti esterni.
In termini occupazionali, CISL dei laghi si auspica un piano di solidarietà all’80% e la gestione degli esuberi su base volontaria, pur in assenza di risorse economiche per incentivare le uscite. In questo contesto, MV Agusta mira a garantire stabilità e crescita nel medio e lungo periodo, cercando il supporto attivo dei lavoratori e delle parti sociali.
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