Grok, sviluppato da xAI di Elon Musk, patron di Tesla, è ora disponibile su X anche in Italia. Questo strumento basato sull’intelligenza artificiale è integrato nel social network e attualmente gratuito, seppur con limitazioni. Tra le sue funzioni principali spicca la creazione di immagini ultrarealistiche, particolarmente efficace per ritratti. Tuttavia, la potenza di questa tecnologia solleva preoccupazioni, con molte immagini false di personaggi noti già diffuse sulla piattaforma in pose o contesti potenzialmente offensivi e diffamatori. Scopri come funziona Grok e quali sono le sue criticità.
Come accedere e usare Grok in Italia
Il nome “Grok” è ispirato al termine della Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams, che significa “comprendere in modo profondo e intuitivo”. Seguendo l’esempio di strumenti come ChatGPT (OpenAI), CoPilot (Microsoft), Gemini (Google) e Claude (Anthropic), Grok punta su un’interazione semplice tra utente e AI. Questo permette di generare testi o immagini attraverso prompt, ossia comandi descrittivi.
Accedervi è facile: dalla versione browser di X, basta selezionare l’icona quadrata “Grok” per entrare in un’interfaccia simile a quella di ChatGPT, con una barra per inserire il prompt e un’icona per inviarlo. Dopo l’elaborazione, è possibile richiedere modifiche o approfondimenti, tenendo presente l’avviso della piattaforma: “Grok può commettere errori. Verifica sempre le informazioni ricevute”.
L’icona della graffetta consente invece di caricare una foto, che questa AI può analizzare o trasformare. È anche possibile creare immagini da zero: una funzione in cui eccelle, specialmente nella generazione di ritratti di personaggi pubblici, come attori, politici o sportivi.
Limiti e rischi dell’uso di Grok
Attualmente, l’utilizzo di Grok è gratuito ma limitato a 10 prompt ogni due ore. Nonostante le potenzialità, il suo realismo nei ritratti può essere un’arma a doppio taglio: immagini apparentemente autentiche possono essere sfruttate per diffondere fake news o contenuti diffamatori. Anche se i risultati includono un piccolo watermark nell’angolo inferiore destro, questo può essere facilmente rimosso, facilitando la manipolazione. Gli utenti devono quindi prestare attenzione ai rischi di disinformazione legati a un uso improprio dello strumento.
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