Senza nessuno al volante, il SUV che si avvicina potrebbe sembrare un robotaxi autonomo, sempre più diffuso in alcune città (Waymo, Cybercab o Robovan sono alcuni esempi). Tuttavia, la proposta dalla startup tedesca Vay è qualcosa di diverso. Fondata sette anni fa, Vay punta a innovare il settore del trasporto su strada con la guida remota: un sistema in cui il conducente è ben presente, ma opera a distanza da un ufficio, utilizzando monitor e comandi da remoto.
Negli ultimi dodici mesi, i passeggeri di Las Vegas hanno potuto testare questo servizio, mentre l’azienda ha presentato la sua tecnologia in vista del CES 2025 di Las Vegas, il principale evento mondiale dedicato alla tecnologia. Come riportato da techxplore, Thomas von der Ohe, amministratore delegato e co-fondatore di Vay, ha sottolineato che l’approccio della sua azienda è a basso costo e “completamente diverso dalla guida autonoma”.
Ex dipendente di Zoox, società di guida autonoma di proprietà di Amazon, von der Ohe ha spiegato che, diversamente dalle aziende che sviluppano veicoli autonomi, Vay non deve “eseguire simulazioni massicce” per garantire la sicurezza. “La nostra principale garanzia di sicurezza è che il conducente umano prende le decisioni”, ha dichiarato.
A differenza di Tesla o Waymo, Vay non ambisce a eliminare il volante. Durante i viaggi, infatti, il volante si muove come se fosse manovrato dal guidatore. La tecnologia di guida remota utilizza telecamere a basso costo, molto più economiche rispetto ai sofisticati sistemi di rilevamento Lidar adottati dalle principali aziende di guida autonoma.
Vay: come funziona
In una dimostrazione del sistema, un operatore ha gestito il veicolo osservando tre schermi che mostravano immagini in tempo reale dalle telecamere anteriori, laterali e posteriori. L’interfaccia ricordava un simulatore di guida casalingo, con volante e pedali.
Attualmente, Vay offre corse a metà del prezzo di Uber o Lyft. Von der Ohe spera di raggiungere la redditività entro uno o due anni, a seconda della velocità con cui l’azienda riuscirà a scalare il modello di business. In un anno, la flotta di Vay a Las Vegas è passata da due a 30 veicoli, completando 6.000 corse.
Tuttavia, il CEO crede che il vero business e punto di forza dell’azienda non sarà il ride-hailing, ma il servizio di consegna delle auto ai clienti, che poi le guidano autonomamente. In questo senso, Vay si avvicina al modello di un’azienda di noleggio auto. Dal lancio a Las Vegas, alcuni clienti hanno richiesto che i veicoli Vay venissero consegnati a domicilio per poi utilizzarli come auto personali.
Questa flessibilità è uno dei motivi per cui “crediamo che questa possa essere una valida alternativa all’auto privata”, ha concluso von der Ohe.