Cirelli Motor Company presenta l’ultima novità mondiale. Durante un’intervista esclusiva rilasciata ad ACI Radio, Marco Mauri, Responsabile Ricerca e Sviluppo dell’azienda bergamasca che importa auto cinesi in Italia, ha illustrato i dettagli della rivoluzionaria ibridizzazione a idrogeno, una soluzione unica nel suo genere e prima nel panorama automobilistico italiano. Tuttavia, si tratta di un sistema inedito nel settore automobilistico italiano, pensato per coniugare sostenibilità ed efficienza senza stravolgere le infrastrutture esistenti. Vediamo di cosa si tratta.
Alternativa sostenibile alla combustione tradizionale
Negli ultimi anni, il comparto automotive ha intensificato la ricerca di soluzioni alternative ai carburanti fossili, valutando sia la propulsione elettrica sia l’impiego di nuovi combustibili. La tecnologia sviluppata da Cirelli Motor Company si inserisce in questo contesto, proponendo un sistema innovativo che permette di ridurre le emissioni senza necessità di infrastrutture complesse, a differenza delle classiche auto a idrogeno.
Come funziona l’ibridizzazione a idrogeno
A differenza dei tradizionali veicoli ibridi che intervengono sulla trasmissione, la soluzione di Cirelli Motor Company agisce direttamente sull’alimentazione del motore. Il sistema prevede l’integrazione di idrogeno e ossigeno, ottenuti tramite una cella elettrochimica installata a bordo del veicolo, che dissocia questi elementi dall’acqua.
L’intero processo avviene direttamente nel motore, eliminando la necessità di infrastrutture dedicate per il rifornimento di idrogeno. Il risultato è una combustione più efficiente e pulita, con una riduzione significativa dei residui carboniosi e delle emissioni di CO₂ e particolato.
Tecnologia certificata e accessibile
Sviluppata e brevettata da Cirelli Motor Company, questa tecnologia ha già ottenuto l’approvazione del Ministero dei Trasporti e della Motorizzazione Civile, garantendo il via libera alla commercializzazione senza vincoli di omologazione.
Nonostante il livello di innovazione, il prezzo del modello dotato di questo sistema di ibridizzazione rimane allineato a quello della versione a benzina. Questo è stato possibile grazie all’ottimizzazione dei costi di produzione e installazione, permettendo ai clienti di accedere alla nuova tecnologia senza costi aggiuntivi.
Efficienza e benefici a lungo termine
Oltre alla riduzione dei consumi, il nuovo sistema offre vantaggi significativi anche in termini di durata e affidabilità del motore. Gli ingegneri di Cirelli hanno rilevato un miglioramento nella combustione, con effetti positivi sulla pulizia della camera di scoppio. Questo si traduce in una minore usura del propulsore e una riduzione degli interventi di manutenzione nel lungo periodo.
Dal punto di vista dell’esperienza di guida, il sistema non modifica l’autonomia del veicolo né le abitudini del conducente, evitando la necessità di ricariche prolungate o infrastrutture specifiche.
Prospettive future
Alla fine dell’intervista, Marco Mauri ha sottolineato l’importanza della risposta del mercato nel determinare l’evoluzione di questa tecnologia. Attualmente, Cirelli sta monitorando il feedback degli utenti e degli operatori del settore, con l’obiettivo di estendere l’utilizzo del brevetto anche ad altri produttori. Se il riscontro sarà positivo, l’azienda potrebbe applicare questa innovazione all’intera gamma di veicoli, oltre a valutare possibili collaborazioni con altre case automobilistiche interessate.
Questa nuova soluzione rappresenta un passo avanti per il settore automobilistico, combinando sostenibilità ed efficienza senza sacrificare la praticità d’uso dei motori a combustione interna. Con questa tecnologia, Cirelli Motor Company si conferma come un punto di riferimento nell’ambito delle propulsioni alternative.