Otto volte campione del mondo, Marc Marquez dimostra di essere più forte anche di un possibile problema con la pressione della gomma anteriore e sigla un esordio vincente sulla Ducati ufficiale, conquistando una doppietta nel Gran Premio della Thailandia. Il suo successo è reso ancora più significativo dalla seconda posizione del fratello Alex Marquez, mentre Francesco Bagnaia chiude il podio. Franco Morbidelli porta a quattro le Ducati nelle prime posizioni, mentre Ai Ogura sorprende con un’ottima quinta piazza.
Gara dominata e strategia vincente
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L’esordio di Marc Marquez sulla Desmosedici GP ufficiale è stato impeccabile: dopo aver conquistato la pole position e vinto la Sprint, ha dominato anche la gara lunga, firmando la sua 63ª vittoria nella classe regina. Scattato perfettamente dalla prima casella, ha imposto un ritmo insostenibile per Alex Marquez e Bagnaia. Tuttavia, al settimo giro, un colpo di scena: Marc ha rallentato volontariamente, lasciandosi superare dal fratello.
Questa mossa ha alimentato sospetti, poi confermati dal direttore tecnico Ducati Gigi Dall’Igna: la pressione della gomma anteriore era probabilmente scesa sotto il limite regolamentare, con il rischio di penalità. Per evitare sanzioni, Marquez ha sfruttato la scia della Ducati di Alex, una strategia che si è rivelata decisiva.
Per gran parte della corsa, Marc ha dato l’impressione di poter superare il fratello in qualsiasi momento, ma ha atteso fino a quattro giri dalla fine per sferrare l’attacco alla curva 12. Una volta in testa, ha allungato rapidamente, vincendo con quasi due secondi di vantaggio.
Alex Marquez sogna
Alex Marquez ha sperato nella vittoria, ma il secondo posto resta comunque un grande risultato per il pilota del Gresini Racing, che replica il piazzamento della Sprint e si ritrova al secondo posto nel Mondiale. È un traguardo significativo, considerando che non aveva mai occupato questa posizione nella classe regina. Il team faentino dimostra di poter competere ad alti livelli anche senza l’apporto di Marc.
Bagnaia sul podio ma lontano da Marc
Sul terzo gradino del podio sale Pecco Bagnaia, che però non è mai riuscito a inserirsi nella lotta per la vittoria. Nonostante abbia adottato la stessa strategia di gomme dei fratelli Marquez, il campione in carica ha limitato i danni in un fine settimana difficile, chiudendo con 14 punti di distacco dal compagno di squadra. L’atteso duello diretto tra lui e Marc per ora non si è concretizzato, con Alex che si è inserito tra i due.
Grande rimonta di Morbidelli
Ai piedi del podio si piazza Franco Morbidelli, protagonista di una straordinaria rimonta dalla nona posizione in griglia. Penalizzato per aver ostacolato Bagnaia nelle libere, il pilota della Pertamina Enduro VR46 ha risalito la classifica con sorpassi spettacolari, permettendo alla Ducati di monopolizzare le prime quattro posizioni. Un debutto promettente con il team di Tavullia.
Ogura impressiona, bene Bezzecchi
L’Aprilia può ritenersi soddisfatta: pur senza il campione in carica Jorge Martin, assente per infortunio, la casa di Noale si conferma la seconda forza del campionato. Il rookie Ai Ogura continua a stupire con un quinto posto che lo ha visto reggere il ritmo delle Ducati per gran parte della gara. Il campione del mondo Moto2 ha rifilato ben 7 secondi alla RS-GP ufficiale di Marco Bezzecchi, autore di una partenza difficile ma capace di risalire fino alla sesta posizione.
Honda cresce, Zarco e Mir in lotta
La Honda si afferma come terza forza del campionato grazie al settimo posto di Johann Zarco con la RC213V del Team LCR. Anche Joan Mir stava disputando una buona gara prima di doversi ritirare mentre lottava per la sesta posizione, segno che la casa giapponese ha compiuto progressi rispetto al 2024.
KTM in difficoltà, Bastianini in rimonta
Giornata complessa per KTM: Brad Binder chiude ottavo, precedendo Enea Bastianini, che ha adottato un approccio prudente per poi risalire fino alla nona posizione. “Bestia” ha sfruttato la sua capacità nella gestione delle gomme, dimostrando di comprendere sempre meglio la RC16. Male Pedro Acosta, solo 19°, penalizzato da una caduta alla curva 1 nelle prime fasi della gara.
Di Giannantonio stringe i denti, Yamaha in crisi
Nella top 10 entra anche Fabio Di Giannantonio, che ha lottato contro una spalla dolorante e il forte calore emanato dalla sua Ducati. Il decimo posto è un segnale positivo per lui, considerando che l’infortunio gli ha fatto perdere gran parte della preparazione pre-stagionale.
Delude invece la Yamaha: Jack Miller, dopo una buona partenza che lo ha visto sesto, è scivolato fino all’11° posto con la M1 del Prima Pramac Racing. Ancora più opaca la gara di Fabio Quartararo, partito male e incapace di trovare il ritmo, chiudendo solo 15°.
MotoGP Thailandia 2025: ordine d’arrivo GP
- Marc Marquez (Ducati)
- Alex Marquez (Ducati)
- Francesco Bagnaia (Ducati)
- Franco Morbidelli (Ducati)
- Ai Ogura (Aprilia)
- Marco Bezzecchi (Ducati)
- Johann Zarco (Honda)
- Brad Binder (KTM)
- Enea Bastianini (KTM)
- Fabio Di Giannantonio (Ducati)
- Jack Miller (KTM)
- Luca Marini (Honda)
- Fermin Aldeguer (Ducati)
- Miguel Oliveira (Yamaha)
- Fabio Quartararo (Yamaha)
- Maverick Vinales (KTM)
- Alex Rins (Yamaha)
- Somkiat Chantra (Honda)
- Pedro Acosta (KTM)
- Lorenzo Savadori (Aprilia)