Congelamento motori MotoGP – Secondo quanto riportato da Motorsport.com, la Gran Prix Commission, responsabile della gestione e dell’approvazione delle modifiche regolamentari intende ufficializzare il congelamento dei motori MotoGP fino al 2027, quando entreranno in vigore i nuovi regolamenti.
Del nuovo regolamento se ne dovrebbe discutere durante il Gran Premio dell’Emilia Romagna, che si terrà tra una settimana sul circuito di Misano. Attualmente, i team che utilizzano motori forniti da costruttori beneficiari di concessioni, come Yamaha e Honda, non saranno soggetti al congelamento dei propulsori, poiché usufruiscono delle “concessioni”, a meno che non raggiungano risultati che modifichino la loro categoria di appartenenza.
L’iniziativa fa parte di una strategia più ampia dei vertici del campionato, volta a limitare gli investimenti dei costruttori, considerando che mancano meno di tre stagioni prima della revisione tecnica prevista per il 2027. A partire da quella data, i motori attuali da 1000 cc verranno sostituiti con motori da 850 cc, e ci sarà una drastica riduzione di elementi aerodinamici e dispositivi come gli abbassatori.
Al momento, i team devono omologare i loro motori prima dell’inizio della stagione, e l’IRTA, l’associazione delle squadre, supervisiona il processo di sigillatura e controllo dei propulsori durante l’anno. L’omologazione definitiva dovrà avvenire entro il Gran Premio della Thailandia, che inaugurerà la stagione il 2 marzo 2025.
Finora, i motori non potevano essere modificati fino alla conclusione dell’ultima gara, ma le specifiche approvate a Buriram dovranno restare invariate fino al termine del 2026. Sono previste alcune eccezioni, come la possibilità di modifiche per motivi di sicurezza.