La Norvegia ha raggiunto un traguardo significativo nel mondo delle auto elettriche, diventando il primo Paese in cui i veicoli elettrici (EV) superano quelli alimentati a benzina. Non si tratta solo di un aumento delle vendite di auto elettriche: oggi, in Norvegia, più persone guidano veicoli elettrici rispetto a quelli con motore a combustione interna (ICE).
Secondo un recente rapporto della federazione stradale norvegese, riportato da AFP, su 2,8 milioni di auto private registrate nel Paese, 754.303 sono completamente elettriche, mentre 753.905 sono a benzina. Tuttavia, questi numeri non riflettono appieno la situazione, poiché nei primi anni 2000 la Norvegia promosse l’uso del diesel con incentivi fiscali, rendendo le auto diesel la tipologia più diffusa, rappresentando oltre un terzo delle immatricolazioni. Le autorità norvegesi prevedono comunque che le auto elettriche supereranno anche quelle diesel entro il 2026. Nel solo agosto, le auto elettriche hanno rappresentato ben il 94,3% delle nuove immatricolazioni.
Ma cosa ha spinto così tanti norvegesi a scegliere l’elettrico? E il resto del mondo dovrebbe seguire l’esempio della Norvegia per la transizione verso i veicoli elettrici?
Norvegia auto elettriche: le politiche chiave
La Norvegia ha adottato rapidamente politiche volte a incentivare l’uso dei veicoli elettrici, già negli anni ’90, prima ancora della promozione del diesel. In quel periodo, il governo norvegese offriva ai proprietari di auto elettriche parcheggi gratuiti, accesso alle corsie preferenziali e altre agevolazioni. Tuttavia, i benefici economici hanno avuto un impatto maggiore: non solo sono stati eliminati i pedaggi per i veicoli a zero emissioni, ma sono stati anche esentati da tasse di acquisto e di emissione. Ancora oggi, le auto elettriche sono esenti da imposte sulle vendite e sulle emissioni.
Negli anni ’90, queste politiche avevano un impatto limitato, poiché i veicoli elettrici erano ancora rari e presentavano numerosi compromessi. Tuttavia, con l’avvento di Tesla e la popolarità crescente dei veicoli elettrici, la scelta è diventata sempre più conveniente per i consumatori.
Anche il governo degli Stati Uniti ha introdotto proprie politiche: gli acquirenti idonei possono ottenere un incentivo fiscale fino a 7.500 dollari, con un impatto significativo sull’adozione di veicoli elettrici. Alcuni stati offrono ulteriori incentivi fiscali, mentre altri hanno imposto tasse aggiuntive sui veicoli elettrici per compensare le perdite derivanti dalla diminuzione delle imposte sui carburanti.
E la rete elettrica?
La Norvegia è anche un leader nella generazione di energia. La maggior parte della sua elettricità proviene da centrali idroelettriche, e il Paese è all’avanguardia nella tecnologia dell’energia idroelettrica. Secondo come importanza viene l’energia eolica, seguita da quella solare e, infine, dal carbone. In sintesi, la Norvegia è decisamente “verde”.
Negli Stati Uniti, la situazione è diversa. Ed è diversa anche negli altri stati europei. Gli USA hanno una popolazione più ampia e si affidano a fonti energetiche differenti, con il gas naturale che rappresenta la principale risorsa energetica. Anche se la quota di energia rinnovabile è in crescita, attualmente rappresenta solo il 21,4% della generazione elettrica, mentre il gas naturale rappresenta il 43,1%. È probabile che questo cambi con il tempo, ma non nel breve periodo. L’energia nucleare, pur promettente, deve ancora affrontare ostacoli legati alla percezione pubblica, nonostante i recenti miglioramenti nella sicurezza.
E’ vero che le vendite di veicoli elettrici stanno crescendo anche negli USA, e questa tendenza continuerà con l’arrivo di modelli più economici e una migliore infrastruttura di ricarica. È auspicabile, però, che gli incentivi governativi continuino a supportare i potenziali acquirenti, aiutando a colmare il divario di costo tra i veicoli elettrici e quelli a benzina.
Europa mercato auto in crisi
In Europa invece, è notizia di questi giorni, il mercato delle auto elettriche in agosto ha perso il 36% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Sono infatti 125.833 le vetture full electric immatricolate nello scorso mese contro le 196.686 di un anno fa. Non che le auto a motore termico stiano meglio. Infatti, complessivamente il mercato dell’automobile in Europa ha fatto segnare un preoccupante -44%. Segnale che i consumatori non sanno cosa fare, stanno temporeggiando per capire cosa ne sarà del futuro dell’auto elettrica.