Thor camper – I costruttori di automobili stanno attraversando una crisi importante, divisi tra la scelta di seguire i piani per una transizione completa verso l’elettrico o di puntare anche sui veicoli ibridi. Questo improvviso interesse per soluzioni alternative all’interno del settore sta creando opportunità per startup di veicoli elettrici come la Harbinger di Los Angeles, che ha annunciato lo sviluppo del suo primo propulsore ibrido per un camper di Thor Industries, capace di un’autonomia di 800 Km (500 miglia)
Negli ultimi anni, Harbinger ha lavorato alla creazione di un sistema di trazione elettrica commerciale, adatto a una vasta gamma di veicoli, dai camion per le consegne ai camper. A marzo, ha consegnato il primo sistema elettrico a Thor per il suo camper. Tuttavia, il CEO di Harbinger, John Harris, ha rivelato a TechCrunch che Thor aveva proposto qualche mese prima l’idea di un’opzione ibrida.
Thor camper con motore Hybrid
In questo caso, il termine “ibrido” non si riferisce a un motore a benzina che affianca quello elettrico. Harbinger ha semplicemente aggiunto un piccolo generatore a benzina per ricaricare la batteria da 140 kWh. Ciò significa che i proprietari possono ottenere un’autonomia maggiore durante i lunghi viaggi, senza la necessità di fermarsi per ricaricare. Inoltre, potranno campeggiare più a lungo senza dover raggiungere una stazione di ricarica.
Il veicolo presentato nei giorni scorsi è attualmente solo un prototipo, ma Thor ha dichiarato che i camper basati sulla piattaforma ibrida saranno “disponibili commercialmente nel 2025” attraverso i suoi vari marchi. Questa idea è già stata accolta dal marchio Ram di Stellantis, con il suo imminente pickup Ramcharger.
Per Harbinger, questo cambio di rotta è stato tecnicamente semplice. L’azienda aveva progettato il suo sistema elettrico in modo altamente modulare: un’unica dimensione che consente di variare il numero di moduli batteria a seconda delle esigenze del cliente. In questo caso, il generatore a benzina e il serbatoio sono stati posizionati dove solitamente si troverebbero gli ultimi moduli batteria. Harris ritiene che la spinta rapida verso l’elettrificazione possa aver frenato idee simili in passato.
fonte: TechCrunch