Volkswagen Typ2 Steve Jobs Volkswagen Typ2 Steve Jobs

Apple è nata grazie alla vendita del Volkswagen Typ 2 di Steve Jobs. Lo sapevi?

Sapevi che la Apple è nata grazie ai 1.500 dollari ottenuti da Steve Jobs dalla vendita del suo Volkswagen Typ2 “Bulli” ?

Volkswagen Typ2 Steve Jobs – Steve Jobs vendette il suo furgone Volkswagen per finanziare la nascita della Apple. E’ tutto vero. Steve Jobs vendette il suo furgone Volkswagen per 1.500 dollari per raccogliere denaro per finanziare la creazione di Apple. Nel 1976 infatti, Jobs infatti il suo furgone Volkswagen per 1.500 dollari, mentre il socio Wozniak vendette la sua calcolatrice HP-65 per 500 dollari.

Volkswagen Typ2 Steve Jobs
Image: FB

Questi soldi furono utilizzati per acquistare i componenti necessari per realizzare il primo lotto di computer Apple I. Questa combinazione di investimenti personali dimostra come i due fondatori fossero disposti a rischiare tutto per dare vita alla loro visione imprenditoriale. Non a caso infatti, quei 2.000 dollari iniziali divennero 1,8 miliardi di dollari in 4 anni. Il resto è storia. Oggi la Apple è una del aziende più importanti del pianeta. Veniamo però alla storia del “Bulli”.

Volkswagen Transporter

VW Transporter - Porsche Diesel Bus
Image: Di Raizy – CC BY-SA 3.0

Il Volkswagen Transporter è un autoveicolo commerciale leggero per il trasporto di merci o persone prodotto dalla Volkswagen, in varie serie, a partire dal 1949. Con il nome Transporter, in realtà, s’identifica un gruppo particolarmente eterogeneo di veicoli. Si può, tuttavia, operare una distinzione fondamentale fra le prime tre serie, T1 o Split, T2 o Bay e T25 (in Italia meglio noto come T3), di derivazione Maggiolino, con trazione posteriore e motore a sbalzo sul retrotreno e le generazioni successive (T4, T5 e T6) con trazione anteriore e motore anteriore.

Con il passare degli anni e dei modelli la denominazione dei pulmini è cambiata: fino agli anni settanta i modelli VW venivano identificati con Typ1 (Maggiolino), Typ2 (pulmino), Typ3 (berlina, coupé, Variant e Karmann Ghia tipo 34). Dagli anni novanta si è passati alla denominazione con il numero che evidenzia la serie, diventando così T (Transporter) dalla 4ª versione in poi.

VW Transporter T1 Split
Image: Wikipedia

La convenzione che evidenzia tutte le versioni dall’inizio della produzione ad oggi si basa partendo dalla semplice T (Typ2 identifica il pulmino, la sola T la versione) per le prime serie, sulla tipologia del parabrezza Split T1 (diviso) e Bay T2 (panoramico); la 3ª serie viene identificata come T25 (codice di produzione VW), e dalla 4ª serie si passa ad identificarli come Transporter 4 (T4) e Transporter 5 (T5). In realtà le denominazioni Split e Bay vennero coniate nel mondo anglosassone, e sono totalmente sconosciute ed inutilizzate nella madrepatria Germania, dove invece il T1 è denominato Bulli.

Come è nata l’idea del Transporter Typ2

Nella primavera del 1947 Ben Pon senior, l’importatore olandese VW, in visita agli stabilimenti di Wolfsburg, vide un curioso carrello allestito, sulla base del Maggiolino, per trasportare i materiali pesanti da un reparto all’altro della fabbrica. Questa “visione” gli fece balenare l’idea di proporre alla casa la produzione di un veicolo commerciale. Poco tempo dopo abbozzò uno schizzo da sottoporre a Nordhoff (l’allora numero 1 di Volkswagen). Da quello schizzo, sulla base del Maggiolino (l’unica meccanica prodotta dalla Casa all’epoca), nacque il progetto Typ 2, che diventò il 12 novembre del 1949, il Transporter Typ2. A causa di alcuni problemi progettuali (bisognava rinforzare il telaio a piattaforma per consentire un’adeguata capacità di trasporto e una soddisfacente rigidità torsionale) le consegne del Transporter iniziarono solo nel marzo del 1950.

Dotato in origine del medesimo 4 cilindri boxer raffreddato ad aria di 1131 cm³ da 25 cv, seguì tutte le evoluzioni tecniche del Maggiolino (comprese le variazioni di cilindrata a 1192, 1285 e 1493 cm³). Il successo fu subito enorme, grazie alle doti di robustezza, semplicità e versatilità del Transporter T1 (che gli utenti di lingua tedesca iniziarono a chiamare affettuosamente “bulli”).

Il veicolo divenne un mito generazionale quando le versioni Samba (bicolore con tetto apribile e vetri ovali sul tetto) e Westfalia (camper), lanciate tra gli ultimi anni cinquanta e i primi anni sessanta, divennero i mezzi di trasporto ideali di Hippie e figli dei fiori, tanto in Europa quanto nella West Coast Californiana. Il T1 venne prodotto fino al 1967 in quasi 1.800.000 esemplari. Tra il 1951 e il 1967, venne prodotta una versione panoramica con 23 finestrini e tettuccio apribile. Originariamente pensata per ammirare le Alpi svizzere, ebbe successo in Nord America con il nome “Deluxe Microbus with Samba package”. Oggi, per meglio distinguerlo dai modelli successivi, viene definito anche Split, contrazione di Splitscreen, per individuare il caratteristico parabrezza diviso in due vetri.

fonte: Wikipedia

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