AGGIORNAMENTO: Nonostante la Dorna volesse mantenere l’ultimo GP della stagione a Valencia, non ci sono i presupposti per correre. In queste ore a Sepang (Malesia) sono in corso riunioni per cercare di trovare una soluzione. Gli organizzatori stanno cercando di posticipare la data prevista per l’ultimo round di Valencia e stanno cercando un circuito alternativo: Aragon, Barcellona, Jerez o addirittura portimao.
La notizia ora è ufficiale. A seguire la nota riportata sul sito MotoGP:
“In seguito alle devastanti inondazioni che hanno colpito la zona, la MotoGP è al fianco della comunità di Valencia. I nostri cuori sono con tutti coloro che hanno sofferto delle perdite, anche di grande entità.
Siamo stati in costante contatto con le autorità locali e il circuito per valutare al meglio come aiutare e procedere. Sentiamo una responsabilità nei confronti di ogni regione in cui gareggiamo, che va ben oltre lo sport e gli eventi.
Dopo aver valutato con attenzione il possibile impatto positivo di una gara della MotoGP da disputare a Valencia in date posticipate, tenendo conto dell’esigenza di garantire che nessuna risorsa venisse sottratta dalla presenza della MotoGP agli sforzi necessari per il recupero, il campionato e le autorità locali sono stati costretti a cancellare il GP di Valencia del 2024.
La MotoGP non correrà a Valencia, ma per Valencia. Il campionato si impegnerà collettivamente per sostenere i fondi di soccorso già esistenti e garantire un impatto positivo collegato all’area nel modo migliore per le persone e le comunità di cui ha fatto parte da così tanto tempo.
Gli sforzi inizieranno già durante il GP della Malesia e continueranno in occasione dell’ultimo round del 2024, con una nuova sede e date che saranno annunciate non appena confermate.
I tifosi di tutto il mondo, i piloti e il paddock meritano un finale sportivo per la stagione 2024, che possa dare un contributo fondamentale al sostegno delle comunità in cui corriamo.
Ogni ulteriore informazione sul finale di stagione verrà confermata appena possibile.”
Le intenzioni iniziali erano di correre a Valencia
Nonostante i gravi danni provocati dalla tempesta che ha colpito Valencia nei giorni scorsi, la Dorna continua a considerare il circuito Ricardo Tormo di Cheste come la sede principale per l’ultima gara della stagione, in attesa di una conferma definitiva sulla data. Tuttavia, il paddock della MotoGP segue con apprensione l’evolversi della drammatica situazione che fa salire i morti e sfollati ora dopo ora.
Gli organizzatori della MotoGP stanno valutando diversi scenari per la ventesima e ultima tappa del campionato. La gara era originariamente fissata per domenica 17 novembre a Cheste. L’unica dichiarazione ufficiale finora rilasciata da Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, è stata ad AS: “In linea di principio, la data originale verrà mantenuta. Si sta lavorando per ripristinare l’accesso e i servizi, mentre la pista non ha subito danni”.
Jorge Viegas, presidente della FIM (Fédération Internationale de Motocyclisme), ha sottolineato a Sky l’importanza della gara per l’economia della Comunità Valenciana: “Se non si corre a Valencia, sarà un danno per la comunità e la sua economia”.
Alcuni piloti dicono NO a Valencia
Tuttavia, molti dei piloti preferirebbero evitare che la gara si svolga nella zona, per non compromettere risorse preziose destinate alle emergenze. Tra i più critici e primo ad esprimersi in modo contrario è stato Marc Marquez, che ha invocato il senso di responsabilità morale ed etico “Dal punto di vista etico, non credo sia corretto correre; sarebbe un errore”.
Anche Pecco Bagnaia, campione in carica e attualmente in competizione per il titolo con Jorge Martin, ha espresso la stessa preoccupazione: “Sarebbe inopportuno organizzare la gara a Valencia. Se potessi scegliere, preferirei non correre lì, ma la decisione non spetta a me”. La scelta definitiva sarà presa dalla Dorna. Non è esclusa nemmeno la possibilità di posticipare la tappa di Valencia pur di correre sul medesimo circuito e allungare quindi i tempi della sfida tra Martin e Bagnaia. La FIM e la Dorna dovrebbero rilasciare ulteriori dichiarazioni nel corso della giornata di venerdì 1 novembre.
In una intervista pubblicata oggi da GPone, Bagnaia ha espresso chiaramente la sua opinione: “Non penso sia giusto correre a Valencia. Spero vivamente che prendano in considerazione il fatto che a livello etico, visto quello che sta succedendo, non è la situazione giusta e non è la cosa corretta. Anche a costo di perdere quello che è il mio massimo obiettivo, ossia vincere il titolo, io a Valencia non sono disposto a correre”
Anche Marquez, intervistato dallo stesso GPone, ha incalzato il pilota piemontese: “Sono dichiarazioni forti quelle di Pecco, anche perché se succede poi devi farlo. Prima di prendere una decisione ovviamente bisogna valutare tutti i fattori, mi riferisco ovviamente alla decisione di Pecco.” Tuttavia l’opinione dello spagnolo è nota, ed è la stessa del futuro compagno di Box: “Come persona, come pilota e come spagnolo, non riesco a pensare di riuscire a correre un GP a Valencia tra due settimane, eticamente non lo vedo corretto”
Cosa succederebbe se, ad esempio, se i piloti del Motomondiale, capitanati proprio da Bagnaia e Marquez si rifiutassero di correre a Valencia?
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