Akio Toyoda ha nuovamente parlato del futuro dell’industria automobilistica, mantenendo una visione diversa rispetto a molti produttori occidentali. Il presidente di Toyota continua a sostenere che focalizzarsi unicamente sull’elettrico rappresenti un errore, poiché metterebbe a rischio troppi posti di lavoro.
Lo scetticismo di Toyoda sulla completa elettrificazione del settore automobilistico non è mai stato un segreto. Tuttavia, nel 2021, l’azienda ha annunciato un piano che sembrava orientarsi in questa direzione, pur senza nascondere le sue perplessità riguardo a una simile prospettiva.
Ora, l’amministratore delegato pare aver rinnovato la sua posizione, proponendo un futuro “a due vie”, dove i motori endotermici continueranno a esistere. La motivazione principale riguarda la tutela dell’occupazione: l’industria dei motori a combustione interna impiega un numero considerevole di lavoratori che, con un passaggio esclusivo all’elettrico, non troverebbero una nuova collocazione.
“Il settore automobilistico giapponese coinvolge circa 5,5 milioni di persone, molte delle quali lavorano da anni sui motori endotermici. Se i veicoli elettrici diventassero l’unica opzione disponibile, anche per i nostri fornitori, questi posti di lavoro andrebbero persi“, ha affermato Toyoda durante una cerimonia in memoria di suo padre, Shoichiro Toyoda.
Ciò non implica una mancanza di attenzione verso la riduzione dell’inquinamento, ma piuttosto l’adozione di una strategia più diversificata, che includa veicoli ibridi, a idrogeno e con motori a combustione interna tradizionali.
Nonostante la tecnologia elettrica rappresenti un’evoluzione sotto vari aspetti, sia in termini di prestazioni che di sostenibilità, la strategia adottata da Toyota si è dimostrata vincente dal punto di vista commerciale. La domanda di veicoli ibridi Toyota è in costante aumento, specialmente negli Stati Uniti, uno dei mercati principali dell’azienda. Anche in Italia, Toyota ha registrato una notevole crescita, segnando un incremento del +26,92% nei primi sei mesi del 2024.
Va detto che prima di lui, o se preferite insieme a lui, le stesse cose furono dette Sergio Marchionne, all’epoca AD di FCA, scomparso nel 2018. Sono passati sei anni, ma sono discorsi che valgono sempre. Ed il successo di Toyota in tutto il mondo lo dimostra.