Auto connesse – Le case automobilistiche cinesi puntano a dominare le tecnologie dei veicoli connessi negli Stati Uniti e a livello globale, rappresentando nuove minacce per la sicurezza nazionale, comprese quelle legate alle nostre catene di approvvigionamento. L’amministrazione Biden-Harris è determinata a garantire che le catene di fornitura del settore automobilistico siano robuste e protette da minacce estere. Lo scrive The White House.
Auto connesse e Sicurezza Nazionale
Lunedi, il Presidente Biden ha annunciato misure incisive per proteggere gli Stati Uniti dai rischi per la sicurezza nazionale legati alle tecnologie dei veicoli connessi provenienti da paesi considerati critici. Il Dipartimento del Commercio sta pubblicando una proposta normativa che, se adottata, vieterà la vendita o l’importazione di veicoli connessi che integrano specifiche tecnologie, così come l’importazione dei relativi componenti, provenienti da paesi come la Repubblica Popolare Cinese (RPC) e la Russia.
L’annuncio è la continuazione di un processo avviato dal Presidente Biden a febbraio 2024. Questa nuova proposta si basa sui feedback pubblici raccolti in risposta alla bozza preliminare di regolamento pubblicata il 1° marzo 2024, che chiedeva commenti sui rischi per la sicurezza nazionale associati a particolari tecnologie utilizzate nei veicoli connessi.
I veicoli connessi offrono numerosi vantaggi, come l’aumento della sicurezza stradale e l’assistenza alla navigazione, ma comportano anche rischi crescenti. Queste tecnologie includono sistemi informatici che controllano i movimenti del veicolo e raccolgono dati sensibili su conducenti e passeggeri, oltre a videocamere e sensori che supportano i sistemi di guida autonoma, registrando dettagli sull’infrastruttura statunitense. Oggi, più che mai, i veicoli sono integrati nelle reti digitali del paese.
Auto connesse: Privacy
Secondo il Dipartimento del Commercio, l’aumento della connettività nei veicoli offre nuove opportunità per raccogliere e sfruttare informazioni sensibili. Alcuni componenti hardware e software nei veicoli connessi possono raccogliere dati su aree geografiche o infrastrutture critiche, e potrebbero essere utilizzati per attacchi volti a interrompere il funzionamento delle infrastrutture o dei veicoli stessi. Il Dipartimento ha identificato particolari tecnologie provenienti dalla Cina e dalla Russia come particolarmente pericolose. Questi paesi potrebbero sfruttare tali tecnologie nelle nostre catene di approvvigionamento per attività di sorveglianza o sabotaggio, compromettendo la sicurezza nazionale.
La normativa proposta dal Dipartimento del Commercio prevede il divieto di importazione o vendita di sistemi di veicoli connessi progettati, sviluppati, fabbricati o forniti da entità collegate a Russia o Cina. La normativa si applica specificamente ai “sistemi di connettività veicolare” (VCS), ovvero sistemi e componenti che collegano il veicolo all’ambiente esterno tramite Bluetooth, reti cellulari, satelliti e Wi-Fi, e ai “sistemi di guida automatizzata” (ADS), che consentono a veicoli altamente autonomi di operare senza conducente. La proposta prevede anche delle eccezioni per piccoli produttori, in modo da evitare un impatto eccessivo sull’industria.
I divieti relativi al software entreranno in vigore con i modelli 2027, mentre quelli relativi all’hardware saranno applicati dal 2030, o dal 1° gennaio 2029 per i veicoli senza anno di modello. Queste misure mirano a ridurre i rischi per la sicurezza nazionale posti dalle tecnologie dei veicoli connessi provenienti da paesi considerati critici.
Durante la definizione della normativa finale, l’Amministrazione invita tutte le parti interessate a condividere i propri contributi con il Dipartimento, affinché possano essere presi in considerazione. Il Dipartimento continuerà a collaborare con l’industria, gli alleati e partner statunitensi e altre parti interessate per garantire che qualsiasi azione tuteli la sicurezza nazionale senza provocare conseguenze indesiderate o interruzioni.