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Costo energia elettrica in Europa 2024: le differenze tra i Paesi e l’impatto sull’acquisto di veicoli elettrici

Il Costo energia elettrica Europa 2024 varia tra i Paesi europei, influenzando in modo rilevante il mercato dei veicoli elettrici.

Costo energia elettrica Europa 2024 – Nell’anno in corso, il costo dell’energia elettrica in Europa rappresenta un fattore sempre più cruciale per la transizione energetica e la diffusione dei veicoli elettrici (EV). Le differenze nei prezzi dell’energia tra i vari Paesi non solo influenzano il costo della vita, ma giocano un ruolo centrale nelle decisioni di chi sta considerando l’acquisto di un’auto elettrica.

Differenze di prezzo tra i Paesi europei

L’Europa non è mai stata omogenea in termini di costo dell’elettricità, ma negli ultimi anni questa disomogeneità si è accentuata. Secondo gli ultimi dati diffusi da Confindustria, sugli ultimi dati GME disponibili, relativi a febbraio 2024, ci sono differenze di prezzo tra paesi UE: si va dai 40 €/MWh in Spagna, a 58 €/MWh in Francia e 61 €/MWh in Germania, fino al valore registrato in Italia (88 €/MWh) che rimane nettamente il più alto, più che doppio rispetto al prezzo spagnolo. Invece, nazioni come la Norvegia, dove l’energia idroelettrica è abbondante, offrono prezzi notevolmente più bassi, attorno ai 0,15 euro per kWh.

Queste disparità sono il risultato di una serie di fattori che vanno dalla dipendenza da fonti energetiche fossili alla capacità di produrre energia da fonti rinnovabili, passando per politiche fiscali differenti e infrastrutture energetiche nazionali. I Paesi che hanno investito in maniera massiccia nelle rinnovabili, come la Spagna e la Svezia, stanno vedendo un impatto positivo sui prezzi, anche se la crisi energetica del 2022-2023 ha lasciato cicatrici visibili in molte economie.

Automobili Leapmotor al porto di Shangai
Image: Leapmotor

Impatto sull’acquisto di veicoli elettrici

Le differenze nel costo dell’elettricità hanno un impatto diretto sul mercato dei veicoli elettrici, poiché il prezzo dell’energia rappresenta uno dei costi operativi più rilevanti per i proprietari di EV. Nei Paesi dove l’energia è più economica, come in Norvegia, i veicoli elettrici continuano a essere l’opzione più conveniente rispetto alle auto a combustione interna, contribuendo alla leadership del Paese nella mobilità sostenibile. La Norvegia è un caso unico, dove oltre l’80% delle nuove immatricolazioni riguarda veicoli elettrici.

In Germania e Danimarca, invece, nonostante gli incentivi statali e la crescente disponibilità di punti di ricarica, l’alto costo dell’elettricità può rallentare la transizione verso una mobilità completamente elettrica. Per i consumatori, il risparmio sul carburante rispetto a un’auto a benzina o diesel viene infatti ridotto o annullato dal prezzo elevato dell’energia. Questo sta portando molte persone a considerare attentamente il ritorno economico di un veicolo elettrico, che, sebbene più ecologico, potrebbe non risultare vantaggioso in termini puramente economici.

Ricarica domestica e pubblica: costi a confronto

Un altro aspetto rilevante è la differenza tra i costi di ricarica domestica e quella presso le stazioni pubbliche. La ricarica domestica, spesso più economica, è soggetta alle tariffe residenziali che variano in base al Paese e alle fasce orarie. Nei Paesi dove le tariffe notturne sono significativamente più basse, come in Francia, gli automobilisti possono trarre maggiori benefici economici. In contrasto, la ricarica pubblica tende a essere più cara, specialmente nelle aree urbane ad alta densità. Paesi come l’Olanda stanno cercando di stabilizzare i costi di ricarica pubblica per incoraggiare l’uso diffuso di veicoli elettrici anche da parte di chi non dispone di un punto di ricarica domestico.

Prospettive future

Le previsioni per il 2024 e oltre suggeriscono un ulteriore aumento della disparità tra Paesi, a seconda delle politiche energetiche nazionali e delle evoluzioni geopolitiche globali. Tuttavia, l’Unione Europea sta lavorando per creare un mercato energetico più integrato, che possa ridurre le differenze di costo e rendere più accessibile la transizione verso la mobilità elettrica in tutta Europa.

Nel lungo termine, la riduzione dei costi di produzione delle batterie e l’aumento dell’efficienza delle infrastrutture di ricarica potrebbero contribuire a bilanciare l’impatto del costo dell’elettricità. Tuttavia, fino a quando non si verificheranno queste trasformazioni, il prezzo dell’energia continuerà a essere un fattore determinante per le decisioni dei consumatori in Europa.

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