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Terremoto Porsche, cambi al vertice: Meschke e von Platen verso l’uscita

Porsche annuncia l’uscita di Meschke e von Platen. La casa tedesca affronta calo vendite e revisione delle strategie.

Importanti cambiamenti in arrivo nella leadership di Porsche. Lutz Meschke, attuale vicepresidente del consiglio di amministrazione e responsabile delle aree finanza e IT, insieme a Detlev von Platen, a capo delle vendite e del marketing, starebbero preparando un’uscita concordata dall’azienda. La casa automobilistica di Stoccarda ha confermato la notizia, evitando però di fornire dettagli ufficiali sulle ragioni di tale decisione. A supervisionare questa delicata fase di transizione sarà direttamente Wolfgang Porsche, presidente del consiglio di sorveglianza.

Detlev von Platen
Image: Porsche

Porsche, considerata il fiore all’occhiello del Gruppo Volkswagen, sta affrontando una fase complessa caratterizzata da un calo significativo delle vendite e della redditività, in parte legato alla performance del segmento elettrico. Complessivamente, nel 2024, il calo delle vendite globali, rispetto al 2023 ha fatto registrare un calo del 3%. 

In questo contesto, riporta Il Sole 24 Ore, il CEO Oliver Blume si trova nella posizione di dover adottare misure efficaci per contenere i costi e rispondere al rallentamento del mercato e alle prospettive economiche in peggioramento.

Lutz Meschke rappresenta da tempo una figura centrale per l’azienda, avendo fatto parte del board dal 2009. La sua profonda conoscenza della struttura interna e la stretta collaborazione con Blume hanno segnato il suo percorso in Porsche. Tuttavia, nonostante l’esperienza accumulata, non ha mai raggiunto la presidenza del consiglio di amministrazione, posizione che Blume ha deciso di mantenere pur guidando anche Volkswagen, scelta che ha suscitato critiche da parte di alcuni azionisti.

Negli ultimi mesi, Meschke avrebbe manifestato crescenti dubbi sulla direzione strategica intrapresa da Porsche, soprattutto a fronte dei risultati finanziari in calo. Dal 2022, le performance economiche dell’azienda hanno mostrato segnali di deterioramento, nonostante un iniziale periodo di forte crescita successivo alla pandemia. L’aumento dei costi e la riduzione della domanda hanno spinto la casa automobilistica a riconsiderare le proprie strategie operative.

Nel 2024, Porsche ha dovuto procedere a una riduzione delle spese per circa 1,5 miliardi di euro, ben al di sopra delle previsioni iniziali. Contestualmente, le stime sul margine operativo sono state riviste al ribasso, passando dall’intervallo previsto del 15-17% a una forchetta più prudente del 14-15%. Il titolo in borsa ha registrato un calo del 3,99%, attestandosi a 59,18 euro. Durante la seduta aveva perso oltre il 5%, ma la tregua temporanea sui dazi concessa da Trump al Messico ha consentito un parziale recupero prima della chiusura delle contrattazioni a Francoforte. Rispetto al picco del 12 aprile 2024, quando aveva toccato i 95,60 euro, il titolo segna una flessione complessiva del 38,10%, evidenziando una netta inversione di tendenza.