Importanti cambiamenti si profilano nel settore automobilistico cinese, con possibili interventi che sembrano allinearsi alle direttive già delineate nel 2024 dalla Commissione per la supervisione e amministrazione degli asset statali (SASAC). Le voci di mercato si concentrano su Dongfeng e Changan, due aziende che recentemente hanno diffuso comunicati ufficiali dal contenuto simile e pubblicati a breve distanza l’uno dall’altro, annunciando la volontà di rivedere le rispettive strutture proprietarie.
Le ipotesi citate da Fleet Magazine suggeriscono due possibili direzioni: la prima prevede una fusione, un’operazione più complessa per via delle integrazioni necessarie tra le due realtà; la seconda, invece, contempla un’alleanza strategica mirata alla condivisione dei costi per ricerca e sviluppo, oltre all’ottimizzazione della capacità produttiva. Questa necessità nasce da un 2024 difficile per entrambe le aziende, con risultati inferiori alle aspettative in termini di volumi di vendita.
Gestire la concorrenza per rafforzare il mercato
La SASAC, ente responsabile della gestione degli asset statali in Cina, detiene il 66% di Dongfeng Motor Group attraverso la controllante Dongfeng Motor Corporation e possiede il 100% di China South Industries Group, che a sua volta controlla Changan Automobile. Nel corso del 2024, l’ente ha espresso la volontà di ridurre la competizione tra le aziende statali, promuovendo una maggiore specializzazione per ciascun gruppo sotto la sua gestione.
Alla luce di queste strategie, la riorganizzazione degli asset di Dongfeng e Changan potrebbe rappresentare una soluzione per rafforzare entrambe le aziende, creando sinergie in grado di migliorare la loro competitività dopo un anno al di sotto delle aspettative.
Un potenziale colosso da 6 milioni di veicoli all’anno
Nel 2024, Changan Automobile ha registrato vendite per 2,68 milioni di veicoli, leggermente al di sotto dell’obiettivo di 2,8 milioni. Per il 2025, il target è fissato a 3 milioni di unità, con 1 milione destinato all’esportazione. Dongfeng, invece, ha subito un forte calo nelle sue joint venture con Nissan e Honda (-12,7% e -29,2%), fattore che ha influito negativamente sui risultati complessivi, nonostante le performance positive dei marchi direttamente controllati dal gruppo. Le vendite totali si sono attestate a 1,89 milioni di unità, contro un obiettivo 2024 di 3,2 milioni, mantenuto anche per il 2025, con una previsione di esportazione di 500 mila veicoli.
L’ipotesi di una fusione tra le due aziende rappresenterebbe la sfida più complessa, ma, se concretizzata, potrebbe dare vita a un gruppo automobilistico con una capacità produttiva annua stimata in 6 milioni di veicoli nel 2025. Sulla base dei risultati del 2024, il totale ammonterebbe invece a 4,6 milioni di unità.