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Truffe assicurative, chiusi altri quattro siti web ingannevoli

L’Ivass ha oscurato 212 siti di truffe assicurative dal 2023. Chiusi al 4 siti web. Ecco come riconoscere le polizze false e proteggerti.

Truffe assicurazioni – Dal novembre 2023, l’Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) ha fatto oscurare siti coinvolti in attività fraudolente nel settore assicurativo, chiudendo già 212 piattaforme legate a truffe di varia natura.

Nel mese di marzo, l’Ivass ha ordinato la chiusura e la cessazione dell’attività di intermediazione di altri quattro siti che vendevano polizze assicurative in modo abusivo. I siti interessati, che saranno oscurati dai provider il prima possibile, sono:

  • landing.unipolsaimacerata.com
  • sellabrokerassicurazioni.com
  • mta-co.it
  • brokerass.it

Sistemi antifrode dell’Ivass

Dal 2023, l’Ivass ha attivato nuovi sistemi per il rilevamento delle frodi assicurative. Tra questi figurano l’EBDS (Evoluzione Banca Dati Sinistri) e l’AIA (Archivio Integrato Antifrode). Quest’ultimo è accessibile anche alle Forze dell’Ordine per la gestione di segnalazioni relative a furti d’identità o alla stipula fraudolenta di contratti assicurativi.

Nel corso del 2023, le segnalazioni all’AIA hanno raggiunto quota 4,3 milioni, segnando un incremento rispetto ai 3,6 milioni di segnalazioni registrate nel 2022.

Ghost broking: la truffa delle false assicurazioni

Uno degli schemi fraudolenti più diffusi nel settore assicurativo è il cosiddetto ghost broking, ovvero la vendita di polizze fantasma. 

Il meccanismo è semplice: il cliente acquista una polizza, spesso trovata su un sito web con offerte molto vantaggiose o tramite un annuncio sui social. Tuttavia, al momento di richiedere l’intervento assicurativo, ad esempio in caso di incidente, si scopre che il veicolo non è mai stato realmente assicurato.

In genere, le offerte di questo tipo circolano prevalentemente online e raramente trovano spazio sui media tradizionali. La scoperta della truffa può avvenire solo dopo molto tempo, quando il danno è già stato fatto. Anche se sul web è possibile trovare numerose offerte valide, una polizza a un prezzo eccessivamente basso rispetto alla media di mercato dovrebbe sempre far scattare un campanello d’allarme.

Truffe assicurazioni: come riconoscere un sito di false polizze

I siti truffaldini spesso imitano fedelmente quelli delle compagnie assicurative reali, copiandone loghi, colori e persino i nomi degli intermediari regolarmente iscritti al Registro Unico degli Intermediari Assicurativi (RUI).

L’Ivass pubblica regolarmente sul proprio sito web l’elenco dei siti irregolari. Tuttavia, per evitare di cadere vittima di una truffa, è possibile adottare alcune precauzioni:

  • Verifica dell’iscrizione: prima di sottoscrivere una polizza, controlla sul sito dell’Ivass se la compagnia è autorizzata a operare in Italia e se l’intermediario è iscritto al RUI.
  • Metodo di pagamento: le polizze regolari vengono pagate con metodi tracciabili. Se ti viene chiesto di versare il premio su una carta prepagata invece che su un conto corrente, potrebbe trattarsi di una truffa.
  • Controllo della copertura: dopo la stipula della polizza, verifica che il veicolo risulti effettivamente assicurato tramite il Portale dell’Automobilista, il servizio offerto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. È sufficiente inserire la tipologia di veicolo e la targa per ottenere la conferma della copertura.

fonte: consumatori.it