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UE: nuovo Piano per l’industria auto tra incentivi e nuove regole

Il Piano dell’Unione Europa per l’auto conferma le emissioni zero dal 2035, incentiva l’elettrico e investe 1,8 miliardi nelle batterie.

La Commissione Europea ha ufficialmente presentato il Piano d’Azione per il rilancio dell’industria dell’automobile, un documento atteso da tempo. Come previsto dagli analisti del settore, il piano non introduce cambiamenti radicali. Più che per le misure incluse, è significativo per le sue omissioni: non viene menzionato alcun riferimento ai biocarburanti né alla neutralità tecnologica.

Principali misure del Piano UE

Il piano parte dal presupposto che l’industria automobilistica sia un settore strategico per l’economia dell’UE, contribuendo al 7% del PIL e impiegando circa 13 milioni di persone. Tuttavia, il comparto sta affrontando grandi sfide, tra l’accelerazione dell’elettrificazione, la crescente concorrenza internazionale e le incertezze geopolitiche.

Obiettivi di emissioni zero

Gli obiettivi stabiliti dal pacchetto Fit for 55 restano invariati: dal 2035, tutte le nuove auto e i veicoli commerciali leggeri dovranno essere a emissioni zero. Tuttavia, sono previste deroghe sui tempi: le multe per i costruttori che non rispettano i target di CO₂ nel 2025 vengono posticipate. Le aziende potranno calcolare la media delle emissioni su un triennio (2025-2027) e recuperare eventuali sforamenti nei due anni successivi.

Verso la guida autonoma

Un altro punto chiave è lo sviluppo della guida autonoma. La Commissione intende creare ampie zone di test regolamentate per favorire la sperimentazione e il miglioramento delle tecnologie per i veicoli a guida autonoma. A tal fine, sarà istituito un fondo pubblico-privato da 1 miliardo di euro entro il 2027, supportato dal programma Horizon Europe.

Flotte aziendali a basse emissioni

Il piano include anche una strategia per rendere più sostenibili le flotte aziendali. Attraverso la comunicazione Clean Corporate Fleets, la Commissione propone iniziative per incentivare l’adozione di veicoli a basse emissioni, incoraggiando i Paesi membri a implementare misure concrete.

Incentivi per la mobilità elettrica

Per agevolare la transizione ai veicoli elettrici, il documento prevede alcune misure specifiche:

  • Potenziamento delle infrastrutture di ricarica con il progetto Clean Transport Corridor;
  • Maggiori possibilità di riparazione per le batterie delle auto elettriche;
  • Promozione del leasing sociale per veicoli elettrici nuovi e usati, rendendo la mobilità sostenibile più accessibile.

Tutte iniziative che dovranno però essere tradotte in azioni concrete per valutarne l’efficacia.

Investimenti nelle batterie

L’Unione Europea mira a ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime e rafforzare la produzione interna di batterie a costi competitivi. A tal fine, la Commissione ha annunciato un finanziamento di 1,8 miliardi di euro per sviluppare una catena di approvvigionamento più solida e autonoma. Resta da vedere se questa somma sarà sufficiente per colmare il divario con la Cina.

Strategie anti-dumping e riduzione della burocrazia

Per tutelare la competitività del settore, la Commissione adotterà misure di difesa commerciale, come provvedimenti contro le sovvenzioni estere, e proseguirà le trattative con i partner internazionali per migliorare l’accesso ai mercati. Inoltre, è prevista una semplificazione normativa per ridurre il peso burocratico sulle case automobilistiche europee.

Resta da capire nel dettaglio quali saranno le azioni concrete e l’impatto effettivo di queste misure sul settore.