KTM AG KTM AG

Accordo raggiunto per il risanamento KTM: la produzione riparte a marzo

KTM: approvato il piano di risanamento da 600 milioni di euro. Produzione a Mattighofen riparte a marzo. Misterioso il secondo investitore.

Stamattina, presso il tribunale distrettuale di Ried im Innkreis, gremito di curiosi e persone direttamente coinvolte, i creditori KTM hanno approvato il piano di risanamento. Parte dei fondi necessari sarà fornita da Bajaj, mentre resta incerto il secondo investitore coinvolto. Pochi creditori erano presenti personalmente, la maggior parte era rappresentata da delegati rappresentanti. Presenti in aula anche Stefan Pierer e il consiglio di amministrazione di KTM. Il piano di risanamento proposto dalla KTM AG ha ottenuto sia il consenso della maggioranza dei creditori sia il rispetto dei requisiti legali in termini di numeri e capitale, risultando quindi approvato.

Creditori riceveranno 600 milioni di euro

Secondo quanto riporta oe24.at, il piano prevede una quota in contanti pari al 30%, da versare entro fine maggio. Per coprire questa somma saranno necessari circa 600 milioni di euro. Inoltre, serviranno circa 150 milioni di euro per far ripartire la produzione nello stabilimento di Mattighofen e sostenere l’operatività dell’azienda con i suoi circa 2.000 dipendenti entro la stessa scadenza. I creditori riceveranno il 30% in contanti entro il 23 maggio 2025, con l’obiettivo di riavviare la produzione a partire da metà marzo 2025.

Mistero sul secondo investitore

Per finanziare il piano di risanamento, si farà affidamento sia sul partner indiano Bajaj – che produce già metà delle moto KTM – sia su un altro investitore non ancora reso noto. L’intenzione è mantenere la produzione nello stabilimento secondo le modalità previste. “L’obiettivo”, si legge in un comunicato, “è produrre articoli di alta qualità all’interno dell’Unione Europea”. L’azienda conta di riprendere la produzione a metà marzo. Intanto, proseguono le trattative con altri potenziali investitori.

Debiti complessivi

Circa 1.200 creditori (esclusi i dipendenti) hanno presentato richieste per un totale di 2,22 miliardi di euro, di cui 2,03 miliardi sono stati accertati. Le controversie riguardano principalmente fornitori e creditori privilegiati. Si aggiungono altre 1.875 richieste da parte dei dipendenti per un valore complessivo di 22,3 milioni di euro, con 22,15 milioni già riconosciuti. Con l’approvazione del piano di risanamento, è stato possibile concludere positivamente la terza maggiore procedura fallimentare nella storia della Seconda Repubblica austriacaq, salvaguardando così uno dei principali datori di lavoro in Alta Austria.

Contenuto del piano di risanamento

Secondo quanto comunicato dal KSV1870, il piano prevede una quota del 30% pagabile entro 14 giorni dalla conferma definitiva.

Condizioni principali:

  • Bajaj ha già versato 50 milioni di euro per coprire i costi iniziali.
  • Ulteriori 100 milioni di euro devono essere garantiti entro il 31 marzo 2025 per sostenere la produzione.
  • Entro il 23 maggio 2025, i fondi necessari per coprire la quota devono essere depositati presso il curatore fallimentare, per poi essere distribuiti ai creditori.
  • Complessivamente, saranno messi a disposizione circa 681,2 milioni di euro per soddisfare le richieste accertate dei creditori.

Ricerca di investitori in corso

L’obiettivo dichiarato del gruppo KTM è attrarre un nuovo investitore per garantire la continuità aziendale. Le trattative si stanno intensificando a livello proprietario per assicurare il futuro dell’impresa.

Secondo Karl-Heinz Götze del KSV1870, dal punto di vista dei creditori, l’ingresso di un investitore e la continuità operativa dell’azienda risultano economicamente vantaggiosi rispetto a una chiusura e liquidazione, che garantirebbe una quota di distribuzione inferiore al 15% e comporterebbe la perdita di numerosi posti di lavoro, con pesanti conseguenze per la regione.

Produzione in ripresa e azioni in rialzo

Con il piano approvato, la produzione per la stagione primaverile sembra ormai assicurata. Il titolo della holding Pierer Mobility ha raddoppiato il proprio valore in borsa dopo la notizia del piano di risanamento.

Pierer Mobility ha dichiarato che l’obiettivo è raggiungere la piena operatività delle quattro linee di produzione entro tre mesi in modalità a turno singolo. Tuttavia, la conferma della ripresa della produzione dipenderà dalla copertura dei costi di gestione fino al 23 maggio, stimati in circa 150 milioni di euro.

Una prima tranche di questa garanzia, pari a 50 milioni di euro, è già stata depositata su un conto fiduciario del curatore fallimentare. L’avvio della produzione è previsto per metà marzo 2025.