Ci sono cafè racer come la questa Ducati Scrambler Slayer che senza tanti fronzoli, essenziale, farebbero girare a guardarla anche coloro che amano le moto supertecnologiche e moderne. Tuttavia, le tendenza di oggi , è puntare sul design moderno, ma la moto di cui parliamo oggi si distingue soprattutto per la funzionalità. Si tratta di un progetto di Jye Smith, fondatore dello studio di design Doublestar con sede a Sydney.
Questa custom/cafè racer, soprannominata “Slayer,” ha preso vita partendo da una Ducati Scrambler del 2016. La costruzione è avvenuta in collaborazione con artigiani esperti del Nuovo Galles del Sud. Dopo aver smontato la moto di serie, Jye ha collaborato con James Sinclair di Spreadcheese Fabrications per realizzare una carrozzeria completamente nuova. Il serbatoio originale è stato mantenuto, ma è ora circondato da dettagli personalizzati che catturano l’attenzione.
Nella parte anteriore, spicca una carenatura angolare e aggressiva realizzata da Spreadcheese, con una barra LED verticale integrata nel frontale. I pannelli laterali triangolari e le placche metalliche che rivestono la parte inferiore del telaio posteriore sono opera dello stesso Sinclair. Per quanto riguarda il telaio posteriore, è stato modificato e completato con una sella su misura rivestita in pelle nera.
La pelle è protagonista anche in altri dettagli, come le manopole artigianali e le tasche laterali applicate al serbatoio, realizzate dal team di Port & Hide Leather. Sul lato sinistro della moto, è stata aggiunta una piccola ascia tattica firmata MTech, mentre sul lato opposto sono presenti due faretti LED sovrapposti per garantire un’illuminazione ottimale durante la notte.
Sul retro, spicca un nuovo fanale posteriore a LED, con l’impianto elettrico completamente rivisto con una batteria al litio Antigravity. Per quanto riguarda il motore, i collettori di scarico sono stati avvolti in nastro termico e collegati a un silenziatore Zard, mentre un modulo Dynojet Power Commander ha permesso di ottimizzare la mappatura del carburante.
Gli pneumatici Continental TKC 80 garantiscono un’aderenza eccellente su qualsiasi tipo di terreno, un requisito indispensabile per una moto pronta per l’apocalisse. Freni e sospensioni sono rimasti invariati, poiché già adeguati nella versione originale. Il cockpit è stato arricchito con leve regolabili ASV e specchietti sottostanti al manubrio.
Infine, il tocco conclusivo è una colorazione nera opaca, realizzata con la collaborazione di Colourfuel. La maggior parte delle componenti è rifinita in nero opaco, con dettagli in pelle che riportano il logo Doublestar in rilievo. Sebbene Jye Smith non sia un customizer professionista, questo progetto dimostra chiaramente la sua maestria e creatività.
fonte: autoevolution