Proveniente dalla prestigiosa collezione dell‘Indianapolis Motor Speedway Museum, questa Benetton B191 – 08 del 1991 rappresenta un’importante testimonianza della carriera di Michael Schumacher. Il sette volte campione del mondo di Formula 1 guidò questa monoposto al Gran Premio del Sudafrica 1992, conquistando un quarto posto nella sua prima gara completa nella massima serie automobilistica. Questo risultato gli valse tre punti nel campionato piloti del 1992 e contribuì al punteggio della scuderia Benetton-Ford nel campionato costruttori.
Dopo l’esordio con Schumacher, il telaio B191-08 fu successivamente affidato a Martin Brundle, che lo portò in gara nei Gran Premi di Messico e Brasile dello stesso anno. La vettura è entrata a far parte della collezione dell’Indianapolis Motor Speedway Museum nel giugno 2005 ed è stata esposta in eventi selezionati, tra cui il Cincinnati Concours d’Elegance del 2017. Valore stimato della Benetton B191 del 1991: 600.000 – 1.000.000 dollari. La Benetton B191 è disponibile su RM Sotheby’s.
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Debutto di Schumacher e caratteristiche tecniche della B191
Michael Schumacher debuttò in Formula 1 nella parte finale della stagione 1991, subentrando a Roberto Moreno e affiancando Nelson Piquet, tre volte campione del mondo. Nel 1991, il giovane pilota tedesco dimostrò subito il suo talento con piazzamenti a punti nei Gran Premi d’Italia, Portogallo e Spagna.
Con il ritiro di Piquet alla fine della stagione, Schumacher divenne il pilota di punta della Benetton nel 1992, correndo con il numero 19, mentre Brundle, proveniente dalla Brabham-Yamaha, prese il posto vacante con il numero 20. In attesa della nuova vettura per il 1992, il team fu costretto a utilizzare la B191 nelle prime tre gare. Spinta da un motore Ford HBA5 V8 aspirato da 3.498 cm³ e 600 CV, la monoposto presentava un telaio monoscocca in fibra di carbonio, sospensioni a doppio braccio oscillante push-rod e un cambio manuale a sei rapporti. Rispetto alla stagione precedente, vennero apportati aggiornamenti minori all’aerodinamica e al comparto sospensioni, oltre alla sostituzione delle gomme Pirelli con pneumatici Goodyear.
Benetton B191: percorso ricco di storia
Dopo essere stata ritirata dalle competizioni, la B191-08 passò nelle mani di un collezionista privato prima di essere acquisita dal museo di Indianapolis nel 2005. In seguito, venne esposta in diverse occasioni speciali, come il Canadian International AutoShow di Toronto nel 2017 e il Savoy Auto Museum in Georgia nel 2024.
Attualmente, la monoposto è presentata con una livrea simile a quella del team Benetton del 1993. Le modifiche estetiche includono nuove fiancate e il numero 6, utilizzato da Riccardo Patrese nel 1993, sebbene questa vettura non abbia mai preso parte a gare in quella stagione. Tali aggiornamenti potrebbero essere stati realizzati a scopo promozionale dal team.
La B191-08 monta cerchi O.Z. Racing con pneumatici Avon e presenta un abitacolo dotato di cinture di sicurezza Sabelt, volante MOMO e un cruscotto Pi System 2. La vettura è equipaggiata con motore e cambio manuale, rendendola potenzialmente idonea alla guida dopo un’adeguata revisione.
Accompagnano la monoposto una copia certificata dell’Autocourse 1992 e un certificato di autenticità Benetton che attesta l’utilizzo da parte di Schumacher. Sono inclusi anche alcuni pezzi di ricambio. Con una carriera straordinaria che include sette titoli mondiali, 68 pole position e 155 podi, Michael Schumacher è considerato uno dei più grandi piloti di sempre. Avere l’opportunità di acquisire una vettura dei suoi primi anni di carriera rappresenta un’occasione rara e preziosa per collezionisti e appassionati di Formula 1.