L’ex direttore tecnico della Ferrari, Enrico Cardile, era destinato a unirsi all’Aston Martin ed iniziare il suo lavoro. Ma come un fulmine a ciel sereno per lui arriva a decisione del Tribunale di Modena: una svolta che potrebbe influenzare i piani della scuderia britannica. Ripercorriamo la vicenda dall’inizio.
Tutto iniziò nel Luglio 2024
L’annuncio ufficiale risale a luglio 2024: Enrico Cardile, figura chiave nell’organigramma Ferrari, avrebbe lasciato Maranello per trasferirsi a Silverstone e lavorare con Aston Martin. Il team di Lawrence Stroll, impegnato a costruire una squadra di alto livello per ambire al vertice della Formula 1, ha già accolto Adrian Newey e puntava sull’ingegnere italiano per rafforzare ulteriormente il reparto tecnico. Tuttavia, a ridosso dell’inizio della nuova stagione, il trasferimento di Cardile si complica.
Entrato in Ferrari nel 2016, Cardile ha scalato le gerarchie fino a diventare direttore tecnico nel 2023, sotto la gestione di Frédéric Vasseur. Il suo contributo è stato fondamentale nella progettazione della SF-24, la monoposto che ha sfiorato il titolo mondiale nell’ultima stagione. Nonostante ciò, nella seconda metà del 2024, mentre si rincorrevano le voci su un possibile arrivo di Adrian Newey in Ferrari, Cardile ha scelto di lasciare Maranello per intraprendere una nuova sfida con Aston Martin.
Il suo ingresso nel team britannico, però, non poteva essere immediato. Come previsto dal regolamento, deve rispettare un periodo di gardening, durante il quale non può collaborare con nessuna scuderia rivale. Questo significa che il progetto dell’AMR25 non potrà portare la sua firma, né quella di Adrian Newey, anch’egli soggetto alle stesse restrizioni.
Sentenza del Tribunale di Modena
A complicare ulteriormente la situazione, la richiesta della Scuderia Ferrari di prolungare il periodo di gardening fino a dodici mesi. Come riportato da F1ingenerale.com, la decisione è finita nelle mani del Tribunale di Modena, che nelle ultime ore ha emesso il verdetto: Enrico Cardile dovrà interrompere ogni forma di collaborazione con Aston Martin fino al 18 luglio.
Questa sentenza esclude momentaneamente Cardile dai lavori sulla monoposto del 2026, il primo modello sviluppato sotto i nuovi regolamenti, che sarebbe stato progettato in stretta sinergia con Adrian Newey. Un colpo di scena che potrebbe rimescolare le carte in casa Aston Martin e influenzare il futuro del team.