Nel mese di ottobre, Città del Messico offre spesso un clima gradevole per i piloti, con temperature medie attorno ai 24 gradi. Tuttavia, le monoposto affrontano difficoltà legate all’altitudine dell’Autódromo Hermanos Rodríguez (2.250 metri sopra il livello del mare). La ridotta densità dell’aria influisce negativamente sull’affidabilità delle monoposto, in quanto ogni componente – dalla power unit ai freni, passando per gli pneumatici e i vari impianti della vettura – deve fare i conti con l’aria rarefatta, la mancanza di ossigeno, aumentando quindi il rischio di surriscaldamento.
Gestione degli pneumatici
L’Autódromo Hermanos Rodríguez, caratterizzato da lunghi rettilinei e numerose frenate, è considerato un tracciato con basso degrado degli pneumatici. Ciò spinge i team a preferire una strategia a una sola sosta. Tuttavia, data l’elevata altitudine, i piloti devono evitare di spingere eccessivamente per non incorrere nel surriscaldamento delle gomme, che li obbligherebbe a una seconda fermata ai box. Inoltre, l’altitudine potrebbe influire anche sul comportamento degli pneumatici, con un livello di graining importante. Nell’edizione precedente, la maggior parte dei piloti ha iniziato con pneumatici Medium per poi passare a quelli Hard dopo circa un terzo della gara, andando così fino al traguardo. L’altitudine
Programma del weekend
Dopo il weekend con il formato Sprint a Austin, il Gran Premio del Messico tornerà al formato standard. Le prove libere del venerdì inizieranno alle 12.30 (20.30 CET) e alle 16 (24 CET), con una seconda sessione estesa a 90 minuti per consentire a Pirelli di testare la mescola Soft del 2025. Sabato alle 11.30 (19.30 CET) si terrà l’ultima sessione di prove prima delle qualifiche, previste per le 15 (23 CET). La gara, composta da 71 giri, partirà domenica alle 14 (21 CET). QUI tutti gli orari per seguire la F1 su SKY e NOW
Dichiarazioni di Fred Vasseur
Fred Vasseur, Team Principal della Scuderia Ferrari, ha commentato: “Arriviamo in Messico carichi dopo la doppietta di Austin che è stata un moltiplicatore di motivazione per tutta la squadra. Al circuito Hermanos Rodriguez ci attende una sfida completamente diversa nella quale sarà la gestione della vettura in condizioni ambientali uniche a fare la differenza. L’aria rarefatta che si trova ai 2200 metri di Città del Messico mette particolarmente sotto stress le componenti vettura che necessitano di disperdere calore e quindi impiantistica, freni, power unit e ovviamente anche le gomme. Trovare il giusto bilanciamento tra queste esigenze e la ricerca della miglior prestazione è un esercizio non facile da compiere ma ci siamo preparati bene a casa e siamo pronti a fare del nostro meglio. Dal punto di vista dell’approccio tratteremo questa gara come le precedenti, quindi con la massima concentrazione e cura dei dettagli, focalizzandoci soprattutto su noi stessi. Mi aspetto come al solito livelli molto ravvicinati tra i top team, a fine weekend tireremo le somme e potremo valutare il livello della prestazione offerta come squadra.”
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