L’Holeshot – conosciuto come abbassatore – è un dispositivo meccanico utilizzato in MotoGP per migliorare le partenze e ottimizzare l’accelerazione in uscita di curva. Il suo funzionamento si basa su un sistema idraulico o meccanico che comprime la sospensione posteriore, abbassando la moto per ridurre l’impennata e migliorare la trazione.
Il principio è simile a quello usato nel motocross, dove da anni esistono meccanismi che bloccano la forcella anteriore per favorire lo scatto al via. In MotoGP, invece, l’abbassatore agisce principalmente sul posteriore, abbassando il baricentro della moto e permettendo al pilota di scaricare meglio la potenza a terra.
Abbassatore, quando si usa e quali sono i suoi benefici
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Inizialmente l’abbassatore (holeshot) era impiegato solo in partenza, per ridurre l’impennata e migliorare lo scatto ai semafori. Con il tempo, i team hanno sviluppato versioni più avanzate, utilizzabili anche in accelerazione in uscita di curva, sfruttando il sistema per mantenere la moto più stabile e veloce.
I vantaggi principali dell’abbassatore sono:
- Miglior trazione: abbassando la moto, il grip del pneumatico posteriore aumenta, consentendo una migliore accelerazione.
- Minore impennata: riducendo l’altezza, la moto tende meno a sollevarsi, permettendo al pilota di aprire il gas più rapidamente.
- Migliore stabilità: una posizione più bassa garantisce un comportamento più prevedibile in uscita di curva.
Chi ha inventato l’abbassatore in MotoGP?
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L’Holeshot è stato introdotto per la prima volta in MotoGP da Ducati, che ha sempre investito in nuove soluzioni tecniche per migliorare le prestazioni delle sue moto. La casa di Borgo Panigale ha sviluppato il dispositivo nel 2019, montandolo sulle Desmosedici ufficiali. Dopo i primi test, il sistema si è rivelato così efficace che tutti gli altri team hanno iniziato a lavorare su soluzioni simili.
Oggi l’Holeshot è diventato uno strumento indispensabile per i piloti della classe regina, contribuendo a partenze sempre più aggressive e a prestazioni più costanti in accelerazione. Tuttavia, la Dorna e la FIM stanno valutando eventuali limitazioni per evitare un eccessivo aumento della complessità tecnica e dei costi.