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Honda RC213V MotoGP: nuove soluzioni in prova per migliorare la competitività

Honda testa novità sulla RC213V per renderla competitiva. Aerodinamica e motore migliorati, ma la trazione resta il punto debole.

La necessità per Honda di trovare soluzioni che rendano di nuovo la RC213V una MotoGP competitiva è indiscutibile. Tuttavia, in una stagione in cui, salvo sorprese, sarà la prima volta che non saliranno sul podio, non è ancora il momento di pensare al 2025.

Prima dell’inizio del test di Misano, Alberto Puig, team manager del team giapponese, ha escluso categoricamente di testare il prototipo della prossima stagione. L’obiettivo principale è continuare a cercare soluzioni basate sull’attuale configurazione della moto, e per questo motivo sono state portate diverse novità al circuito italiano. “Il piano è testare un po’ di tutto”, aveva dichiarato Puig a MotoGP.com, specificando che, sebbene non sia ancora disponibile un vero e proprio prototipo, ci sono “molte componenti che vengono utilizzate nelle moto attuali”.

Puig ha affermato che stanno “effettuando prove in tutte le aree”. Da Tokyo, sono stati sviluppati nuove appendici e carenature, il motore e parti del telaio. Tuttavia, le opinioni all’interno del box Repsol Honda sono discordanti. Nonostante il team manager giapponese abbia menzionato vari elementi nuovi, Joan Mir è stato critico riguardo ciò che ha trovato a Misano: “Mi aspettavo più cose da provare, miglioramenti più significativi”.

Lo spagnolo è rimasto deluso dal test, anche se ha riconosciuto che la nuova aerodinamica aiuta “la moto a girare meglio, il che sarà molto utile nell’ultima parte della stagione”. Tuttavia, ha aggiunto che non c’era molto altro da testare: “Non è stato il tipo di test che mi aspettavo a Misano, a dire il vero”.

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Image: HRC

Johann Zarco ha avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo, fatto che ha contrariato Mir. Il francese, attualmente il miglior pilota della Honda in classifica generale con 21 punti (sei in più di Mir e 20 più di Marini), ha espresso un’opinione diversa dopo i test: “Anche se non si può definire una nuova moto, considerando cosa portava solitamente Honda, è quasi come se lo fosse”.

Zarco ha evidenziato le novità della RC213V, pur sottolineando che “non possono risolvere tutti i problemi con una nuova carenatura”. Tuttavia, è stato un passo positivo in avanti, anche se non è stato risolto il principale punto debole del prototipo: “la mancanza di trazione, e non solo a causa dell’aderenza”.

La sfida Honda

Adattare l’elettronica alle prestazioni della Honda continua a essere una sfida, ma dopo i test a San Marino, anche Marini ha evidenziato alcuni aspetti positivi. L’italiano ha definito la nuova aerodinamica, simile a quella della Ducati, “un ottimo lavoro” e un buon punto di partenza per ulteriori sviluppi. Quanto testato a Misano rappresenta “solo il primo prototipo di questo concetto” e, pertanto, c’è ancora “spazio per miglioramenti”. Marini ha poi aggiunto: “In termini di prestazioni, possiamo guadagnare qualche decimo, non è sufficiente, poiché il distacco dalla testa è di circa un secondo”. Tuttavia, ritiene che, da tempo, questa sia “una delle migliori evoluzioni portate da Honda”.

Fonte: AS

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