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Marc Márquez: gestione finanziaria, investimenti e stile di vita. Le cose che nessuno sa!

Ducati Test MotoGP Buriram 2025

Image: Ducati

Oltre alla velocità in pista, Marc Marquez ha dimostrato di avere la stessa precisione e attenzione nella gestione delle sue finanze. Durante una conversazione aperta nel podcast El podcast de final de mes con Miki Núñez, il pilota Ducati ha parlato del suo rapporto con il denaro, delle sue scelte di investimento, delle spese personali e della gestione del suo patrimonio da quando ha iniziato a guadagnare cifre significative nel mondo della MotoGP.

Fin dall’inizio della sua carriera, Márquez ha avuto ben chiaro che la priorità non fosse il denaro, ma ottenere la migliore moto possibile.

“Quando arrivi al Mondiale, cosa cerchi? Soldi o la moto migliore? Io sono stato educato così, ho avuto molta fortuna. Mi hanno fatto capire che bisognava puntare sulla moto, perché i veri guadagni arrivano in MotoGP”.

Image: Ducati

Il 2013 ha segnato una svolta nella sua situazione economica, quando è diventato il più giovane campione della storia nella classe regina.

“In quel momento ho conosciuto quello che oggi è il mio avvocato. Da lì ho iniziato a farmi consigliare: ho un commercialista che gestisce la contabilità e il mio avvocato che mi guida nelle decisioni. Lui mi ha sempre detto: ‘Sembra tanto, ma in realtà è poco, lascialo in banca’. Il bonus per il titolo era superiore al milione, ma tra tasse, manager e spese varie, oltre il 50% è andato via subito”.

Nonostante il successo e i guadagni milionari, Márquez sottolinea che i suoi genitori non gli hanno mai chiesto denaro.

“Mai. Anzi, quando ho proposto di aiutarli, mi hanno sempre detto di no. Ovviamente, li ho sostenuti economicamente, ma senza alcuna pressione da parte loro”.

Un aspetto chiave dei suoi contratti è sempre stato il sistema di bonus legati alle prestazioni.

“Vincere è bello… e porta bonus! (ride). I premi variano in base al contratto. Il primo anno, ad esempio, avevo un fisso basso e un bonus elevato, perché statisticamente un rookie ha meno probabilità di ottenere grandi risultati”.

Dal punto di vista fiscale, il pilota catalano preferisce mantenere una struttura semplice e trasparente.

“Sono un lavoratore autonomo, non ho una società. Per l’Agenzia delle Entrate potrei essere considerato un’azienda, visto che ho dipendenti, ma preferisco dichiarare come autonomo per evitare complicazioni. Non voglio finire sui giornali per questioni fiscali”.

Image: Ducati

Negli ultimi anni, Marc Marquez si è trasferito a Pozuelo de Alarcón, nella lussuosa urbanizzazione La Finca, una delle zone più esclusive di Madrid. Quando gli è stato chiesto se la sua casa fosse costata 10 milioni di euro, ha risposto senza problemi:

“Sì, vivo a Pozuelo de Alarcón. 10 milioni? Più o meno. È un investimento. La sto godendo, ma non è un capitale perso: la casa è pagata”.

Nonostante la ricchezza accumulata, il suo stile di vita non è cambiato.

“Sono fortunato perché il denaro non mi ha trasformato. Molte persone, quando iniziano a guadagnare tanto, cambiano atteggiamento. Io, invece, mi diverto con i miei amici ovunque, non ho bisogno di ostentare”.

Se c’è un settore in cui Márquez non si lascia tentare, è quello delle auto di lusso.

“In tutta la mia vita ho comprato solo due auto. La prima è stata una Porsche Turbo S, ma l’ho venduta dopo 4.000 km perché mi sentivo a disagio a guidarla. Poi ho preso un’Audi RS6, che ho venduto ieri! (ride). Quello su cui spendo di più sono furgoni e moto da allenamento”.

Per la gestione dei suoi investimenti, si affida a professionisti.

“Non voglio occuparmene direttamente, zero. Ho un family office di fiducia che gestisce tutto. Se c’è un investimento con un po’ più di rischio, mi consultano e decido se procedere o meno”.

Tuttavia, evita completamente le criptovalute.

“Bitcoin? Zero. Nel settore immobiliare ho solo una casa e un capannone a Cervera, dove tengo il motorhome, oltre alla mia casa di Madrid”.

fonte: TodoCircuito

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