Anno nuovo, sfide nuove. Anche se Marc Marquez deve correre ancora l’ultimo round con la Desmosedici GP23 del team Gresini Racing, la tappa di Barcellona segnerà un momento decisivo nella sua carriera in MotoGP. L’otto volte campione del mondo si appresta a salutare il team satellite, con cui ha riscoperto il piacere di correre dopo l’addio a Honda, per entrare nella struttura ufficiale di Borgo Panigale, determinato a puntare nuovamente al titolo mondiale. Nel box Lenovo, Marquez avrà finalmente i mezzi per farlo, dopo un 2024 in cui ha gareggiato con il prototipo della stagione precedente e ha saputo competere con una GP24 imbattibile per quasi tutti, tranne che per lui.
Le differenze tra i due modelli sono state minimizzate dal talento dell’otto volte campione, che da martedì prossimo affronterà il leader Ducati, Pecco Bagnaia, con la stessa moto. Nei primi test della pre-stagione (martedì 19), Ducati presenterà la nuova versione 2025 e Marquez potrà provarla in pista. Anche la GP24, attualmente in uso da Jorge Martin, sarà disponibile per lui, consentendogli di adattarsi gradualmente al nuovo modello della Desmosedici.
Quali miglioramenti ha portato quest’anno la fabbrica di Bologna? Il collaudatore Michele Pirro anticipa a GPone: “Con questa nuova moto abbiamo cercato di progredire, e penso sia un passo avanti. Non ci sono rivoluzioni, ma piccole migliorie che andranno confermate su altri circuiti, dato che finora abbiamo girato solo a Jerez e Misano”.
Pirro mantiene riservatezza sui dettagli tecnici, ma Borgo Panigale ha preso in considerazione anche le caratteristiche di Marquez: “Con la nuova aerodinamica, la moto è più aggressiva. Abbiamo sistemato alcuni aspetti per Pecco. È una moto pensata per le competizioni, con caratteristiche adatte a grandi frenatori come Bagnaia e Márquez”. Il nuovo prototipo è stato ottimizzato tenendo conto dei suggerimenti del due volte campione Ducati, senza perdere la base solida del progetto. Per quanto riguarda i gusti personali, l’obiettivo resta quello di un miglioramento rispetto alla GP24, utile per il team nel suo complesso.
Per capire se la direzione è quella giusta, i test di Montmeló saranno “una prova essenziale”: “Quest’anno la GP24 è stata competitiva in tutte le fasi, un risultato che forse tra GP22 e GP23 mancava. Trovare quel decimo in più per migliorare una moto già ottima non è facile. Ci stiamo lavorando e non vediamo l’ora che anche Pecco e Marc la provino su un circuito normalmente poco aderente come quello di Barcellona”.
Dopo 12 stagioni di sviluppo sulla Ducati, Pirro consiglia a Marquez di affrontare il primo test con cautela. Anche il collaudatore italiano parteciperà alle prove, dopo la sostituzione di Fabio Di Giannantonio sulla Ducati del team VR46 Racing. Martedì tornerà in pista come tester per valutare anche le impressioni di Márquez: “Mi auguro che salga in sella e dica: ‘Va bene, tutto è un po’ meglio’. Non mi aspetto che la moto vada mezzo secondo o otto decimi più veloce. Non ci saranno rivoluzioni o sorprese speciali”.