Colpo di scena! l’App di cui tutto il mondo parla, cioè DeepSeek, l’app di AI generativa sviluppata in Cina, non è più disponibile sugli Store Google e Apple. Tuttavia, l’applicazione, creata dalle società Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, risulta introvabile sugli store digitali italiani. Anche il sito ufficiale è ancora online, ma navigarlo risulta estremamente difficile.
Indagine del Garante della Privacy
La rimozione dell’app è avvenuta senza alcun preavviso, lasciando gli utenti italiani senza risposte. Google ha confermato la cancellazione di DeepSeek dallo store italiano, senza però fornire dettagli sulle motivazioni. Tuttavia, sembra che la decisione sia legata a un’indagine avviata dal Garante della Privacy, che ha chiesto chiarimenti alle aziende cinesi su diversi aspetti legati alla privacy dei dati: quali dati personali vengono raccolti? Da quali fonti provengono? Per quali finalità sono trattati? Quale base giuridica ne legittima l’uso? Inoltre, dove vengono conservati questi dati, in Cina o altrove?
Secondo le prime ipotesi, la rimozione dell’app potrebbe essere stata una decisione autonoma di DeepSeek per prevenire possibili sanzioni. Una strategia simile era già stata adottata da OpenAI lo scorso anno con ChatGPT, quando il servizio fu temporaneamente sospeso in Italia a seguito di un’indagine del Garante e, successivamente, sanzionato con una multa da 15 milioni di euro.
Nonostante l’indagine in corso, l’Autorità garante italiana non ha imposto alcun blocco ufficiale a DeepSeek, e il sito web della piattaforma resta tecnicamente accessibile. Tuttavia, chi prova a visitarlo si scontra con rallentamenti significativi e frequenti messaggi di errore, come “server busy”.
Attacco hacker
A complicare ulteriormente la situazione, la società cinese ha dichiarato di essere vittima di un massiccio attacco informatico, che potrebbe spiegare i disservizi riscontrati a livello globale. Nel frattempo, le due aziende responsabili di DeepSeek dovranno rispondere alle richieste del Garante della Privacy italiano, mentre il futuro dell’app nel Paese resta incerto. Per il momento, gli utenti italiani dovranno fare a meno di DeepSeek, in attesa di ulteriori sviluppi su questa vicenda ancora in evoluzione.